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E' estratto dai semi dell'omonima pianta erbacea (Carthamus Tinctorius) molto simile allo zenzero, esso è soprattutto destinato all'industria alimentare, energetica e per alla produzione di vernici e resini.
La quantità e la qualità dell'olio estratto dai semi di cartamo è dipende da: la varietà, i fattori ambientali come l'altitudine, la latitudine, la temperatura sia diurna che notturna e la piovosità durante le varie fasi del ciclo vitale della pianta.
La sua estrazione puù avvenire sia per spremitura che per estrazione con solventi, e come tutti gli
oli di semi necessita di una fase di rettifica più o meno spinta, a seconda delle destinazioni d'uso.
Dopo l'estrazione dell'olio di cartamo dai semi, il pannello residuo, ricco di proteine, vene recuperato e destinato all'alimentazione del bestiame.
Nell'industria alimentare viene utilizzato in quanto molto ricco in acido oleico, il quale ha la caratteristica di aumentare la resistenza all'ossidazioneall'irrancidimento ed alle alte temperature, rendendolo adatto anche alla frittura.
Nell'industria delle vernici e delle resine si preferisce oli di cartamo ricchi in acido linoleico, per le proprietà siccative derivate dall'abbondanza di questo polinsaturo, capostipite degli acidi grassi omega-sei; le percentuali di acido oleico raggiunte nell'olio di cartamo sono in assoluto le più alte tra tutti gli oli vegetali.